Il progetto “T-essere memoria”: il museo incontra l’Alzheimer
Il progetto “T-essere memoria prende avvio per la prima volta nel 2015, grazie alla tenacia di Luisa Moser, responsabile dei Servizi educativi dell’Ufficio Beni archeologici (Provincia autonoma di Trento) e, soprattutto, figlia di Adelina, colpita da malattia di Alzheimer. L’idea nasce dalla costante e premurosa attenzione verso la madre e altre persone affette da questa devastante patologia nonché dalla convinzione che anche chi come Adelina sembra essere condannato a dimenticare se stessa e il passato possa ancora fruire del Patrimonio archeologico del proprio territorio, traendone godimento attraverso una partecipazione attiva, coinvolgente e mai imposta. La sperimentazione prende il via in collaborazione con l’Azienda per i Servizi alla Persona “Margherita Grazioli” di Povo (Trento) e si articola in diversi incontri didattici aventi come tema alcune attività di vita quotidiana, testimoniate nei depositi archeologici di alcuni siti preistorici trentini. In particolare vengono sviluppate le seguenti tematiche: produzione e utilizzo di recipienti in ceramica, lavorazione delle fibre tessili, lavorazione del latte e del burro, coltivazione, mietitura e macinatura dei cereali.
Attraverso la manipolazione di reperti in copia, (provenienti principalmente dai depositi archeologici di Fiavé – Carera ed esposti nel Museo delle palafitte di Fiavè, visitato dai partecipanti a conclusione del progetto), la visione di foto e modellini ricostruttivi, la lavorazione della creta, la produzione di piccole porzioni di tessuto, di panini prodotti con farina macinata al momento e burro da panna appena montata, i partecipanti hanno potuto ri-appropriarsi, anche solo per pochi istanti, del lontano passato del loro territorio dimostrando e ribadendo la la vocazione sociale del Museo quale luogo di incontro aperto a tutti. Ogni attività, opportunamente progettata e calibrata per il disabile cognitivo, ha inoltre innescato l’affiorare di ricordi e abilità legate al loro personale vissuto, parzialmente offuscate dalla malattia, dimostrando come, ad uno stadio lieve medio della patologia, emozioni e determinate abilità possano ancora riaffermarsi nella persona, seppur per momenti limitati ,innescando sensazioni positive che perdurano anche dopo la fine dell’attività.
Nel 2016 è stata avviata una seconda fase del progetto che ha visto la collaborazione dell’Ufficio beni archeologici con l’associazione culturale Alteritas – Interazione fra i Popoli. Sezione Trentino e la partecipazione di sette Aziende per i Servizi alla Persona del territorio (APSP Giudicarie esteriori di Bleggio Superiore, Abelardo Collini di Pinzolo, Rosa dei Venti di Condino, Padre Odone Nicolini di Pieve di Bono, Villa San Lorenzo di Storo, Santo Spirito di Pergine Valsugana). Significativa è stata l’adesione di due scuole: la scuola dell’Infanzia di Fiavé e la scuola primaria di Zivignago di Pergine Valsugana. Il coinvolgimento di più APSP e degli Istituti scolastici ha favorito la relazione sia tra ospiti di diverse strutture (come nel caso delle APSP di Storo, Pieve di Bono e Condino), sia tra generazioni opposte: anziani (perlopiù con disabilità cognitiva) e bambini. Il progetto è stato interamente monitorato dal personale di riferimento delle strutture coinvolte, in particolare è stata utilizzata una speciale griglia di valutazione i cui risultati sono attualmente in fase di elaborazione.
T-essere memoria a scuola
Per sensibilizzare bambini e genitori riguardo al delicato e attuale tema delle demenze e per favorire l’incontro e lo scambio intergenerazionale, sono state coinvolte due scuole in via sperimentale: la seconda classe della scuola primaria di Zivignago e la scuola dell’infanzia di Fiavé. Gli incontri hanno avuto l’obiettivo di far conoscere in maniera giocosa e semplice, ma mai banale, la malattia di Alzheimer, riproponendo giochi, racconti e attività in parte già affrontate con gli anziani coinvolti nel progetto. Il percorso ha permesso di preparare i bimbi all’incontro con alcuni ospiti in due APSP coinvolte (il nucleo “la Sorgente” dell’Apsp Santo Spirito di Pergine per la II classe di Zivignago e l’APSP Giudicarie esteriori per i bimbi della scuola materna di Fiavé). Attraverso il canto, il gioco, il dialogo, i piccoli si sono fatti portatori di benessere e gli anziani mediatori di conoscenze e abilità spesso nascoste dalla malattia ma riaffiorate in parte grazie alla stimolazione con oggetti, immagini e attività del percorso svolto.
A questo proposito, in collaborazione con gli insegnanti, è stato strutturato un progetto sulla costruzione dei ricordi e delle abilità (compresi sogni, aspettative nel futuro e paure), spesso mediati dagli oggetti, veri e propri contenitori di memorie. Si è cercato di far capire al bambino che Ia persona affetta da demenza subisce invece il processo inverso con la progressiva perdita di ricordi e competenze. Il bambino (e la società intera) può divenire tramite per risvegliare nell’anziano memorie e abilità, aiutandolo ad affrontare serenamente la malattia. Per questo motivo è stata proposta anche la creazione di piccoli supporti o libri tattili, disegni o altro, da regalare poi ai malati. Ogni passo del progetto è stato guidato e mediato dalle insegnanti, dalle educatrici museali e dal personale medico di riferimento per rendere l’incontro un momento piacevole e sereno per tutti.
La mostra fotografica “T-essere memoria. Il museo incontra l’Alzheimer”
Sotto il coordinamento dell’ Ufficio beni archeologici della Provincia autonoma di Trento, Alteritas Trentino ha partecipato attivamente anche alla progettazione e realizzazione di una piccola mostra fotografica, inaugurata a settembre 2016 presso il Museo delle palafitte di Fiavé, in collaborazione con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Upipa (Unione Provinciale Istituzioni Per l’Assistenza), l’associazione Alzheimer Trento Onlus (con il contributo dei comuni di Bleggio Superiore e di Fiavè e della Cassa Rurale Don Lorenzo Guetti). La Mostra, visitabile dal 9 settembre al 31 ottobre 2016 era composta da una piccola ma particolarmente significativa selezione di fotografie dei laboratori didattici svoltisi nelle varie APSP coinvolte nel progetto dell’anno 2016, accompagnate da alcuni testi. Per l’occasione, il progetto è stato inoltre presentato al pubblico dai soggetti partecipanti i quali hanno sottolineato vari aspetti delle attività da diversi punti di vista. Alteritas Trentino, in accordo con i Servizi educativi ha successivamente condotto tre workshop dimostrativi aventi come scopo quello di riproporre al pubblico in sala (prevalentemente coinvolto nell’assistenza quotidiana a persone affette da demenza e Alzheimer) le attività didattiche alle quali gli anziani del progetto hanno partecipato: lavorazione e decorazione dell’argilla, produzione del burro mediante l’uso di frullini preistorici e creazione al telaio di un piccolo tessuto colorato. I workshop dimostrativi volevano inoltre promuovere una serie di laboratori gratuiti da prenotare in museo tra il 19 settembre ed il primo ottobre 2016, rivolti a gruppi strutturati di persone affette da Alzheimer ospiti presso APSP, associazioni e centri diurni e ad anziani malati accompagnati da famigliari.
Il progetto T-essere memoria è stato presentato in vari incontri ed eventi, locali e nazionali:
il 24 settembre all’interno del convegno intitolato: L’assistenza agli anziani. Metodi e strumenti relazionali – Edizioni Centro Studi Erikson, Trento; 23-24 settembre 2016;
il 27 settembre in occasione dell’incontro presso il Comune di Comano Terme (TN), organizzato da Accogliamo l’Alzheimer Onlus per presentare alla popolazione interessata il Piano Provinciale delle demenze;
il 21 ottobre 2016 all’interno del convegno BenFare 2016. “Quando il passato è assente diamo qualità al presente”, Castelnuovo del Garda (VR).
Dall’1 al 3 settembre all’Alzheimer Fest a Gavirate sul lago di Varese le educatrici di Alteritas Trentino, in collaborazione con i Servizi educativi dell’Ufficio beni archeologici, hanno condotto alcuni laboratori rivolti a persone affette da demenza e malattia di Alzheimer per presentare il progetto “T-essere memoria”.
Approfondimenti
Storie che si intrecciano: il progetto T-Essere memoria presso l’APSP “Abelardo Collini” in collaborazione con alcuni ragazzi del gruppo catechesi di Pinzolo. Mirta Franzoi – archeologa ed educatrice museale Alteritas Trentino
http://www.alzheimerfest.it/IT/index.xhtml
https://www.cultura.trentino.it/Approfondimenti/T-essere-memoria2
https://www.cultura.trentino.it/Rassegne-concluse/T-essere-memoria